destionegiorno
Ho volutamente cancellato precedenti notizie che non giudico più essenziali e che derivavano dal fatto che, sul Web, compaiono Aledam che non son io. Il mio ALEDAM non è che un acronimo tra il mio nome e cognome: ....ale Dam... Sono un milanese ora trapiantato a Monza Scrivo da sempre. ... (continua)
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Ch'io sappia
nessuno tracciò mai
la riga che segna
il sicuro passaggio
tra l'essere felici od infelici.
E' un segno che ci diamo,
forse ch'altri non si darebbe.
Sconta il passato
e nulla sa dell'infido futuro
che potrebbe anche... leggi...
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Torni ogni sera
lungo la strada dei ricordi
e d' intorno mi pare di riconoscere
il tuo fiato che sa di primavera.
Per vie sconosciute giungi
cantando una canzone di te che vivi,
di me che, te vicino,
rinasco nel tuo sguardo.
Nasceranno... leggi...
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Andrò incontro alla notte
difendendo dal vento
una candela
perché chi mi ha amato
possa ritrovarmi.
Negli occhi avrò fantasmi
di sogni
sperando d'essere riconosciuto.
...e se ancor mi sarà dato
d'incontrarti ai... leggi...
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Quando ancora eri ferma radice
dell'albero delle mie attese,
nell'ora in cui il mare spinge al colle
il soffio mite del libeccio,
lo sguardo oltre la finestra della tua stanza,
a lungo ti guardavo dormire,
stanco di giovinezza,
sperando... leggi...
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Lo so. Solo andrai
verso la casa dell'avvenire
e di lontano curerò i tuoi passi
sin che mi reggerà lo sguardo.
Ma il mio oggi
che non può essere il tuo domani
conservi almeno
il ricordo del tuo addio,
di due mani tese... leggi...
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Avrai ali veloci
per tornare
quando ti chiamerò
nel giorno
dell'ultimo saluto
Avrò sul viso
rughe antiche
ed occhi spenti
nell'ora in cui
le acque del mio fiume
andranno verso il mare.
Guardandoti,
l'erpice della... leggi...
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Aledam
Sempre ho invidiata,
Madre,
quella tua disarmante fiducia nell'inconoscibile,
quella tua ostinata certezza
in un dio di provvidenza
in cui, al termine della tua via,
avrebbe trovato conforto l'illusione.
Anche se lungo fosse il tempo
che la vita ancora mi concede,
Madre,
brevi restano i giorni
per ricercar risposte antiche.
Io non ho più certezze
nè voglio più pormi domande.
Incondivisa rimane la speranza
in cui hai creduto.
Madre, riposa.
Io non so pensar dove tu sia
nè risposta mi vien dalla tua bocca
ormai ripiena di terra e di sassi.
Confuso
in questo quotidiano vivere duro
tra i cuori di granito
ed i nervi di acciaio
degli uomini che mi circondano,
Madre,
se ancor lo puoi,
rendimi i sogni.
Rendimi la voce dei poeti
cui giunge l'angosciante inascoltato grido
di chi soffre, di chi mai ha potuto credere
in quella tua salvifica speranza
così incapace di trovar risposta
all'umana eterna domanda
tesa a chiarir l'inconoscibile.
Madre,
tu sai che, giovane,
mia a lungo è stata
l'arte difficile della preghiera inascoltata.
Nessuno mi ha risposto.
Intera ho misurata
l'inutilità della speranza. |
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Aledam |
11/07/2009 09:16| | 2364 |
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«Amo la musica classica, ma non amo musica sulle parole per lo stesso motivo per cui amo talune romanze e non le intere opere. Per questo non l'ho mai fatto né lo farò.
Costretto avrei voluto accompagnare questi miei inutili versi alla Pavane pour une enfante defunte di Ravel. Chi non la conosce pf. non mi legga, ma l'ascolti.» |
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